Luna!
Che triste rimembri i passi miei
al solitario colle;
ove nel gran silenzio,
m'era caro rimirarti lucente,
e l'anima mia aprirti ferita,
a da te lenita d'ogni tormento,
mi univo ai tanti amanti tuoi,
che tu accoglievi nel magico tuo velo.
Luna che fosti un dì dei grandi amori,
complice segreta.
Luna su cui giurarono amore eterno
i tanti cuori.
Luna dimenticata:
in poesie, poemi e canti,
triste nel cielo ora ti affacci.
Solitario di un fiume percorro il corso,
fra spoglie sponde,
che tu stanca rischiari,
mentre lontano l'attende il mare.
E nel suo lento andare,
in lui tu specchi il volto.