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15 Agosto, sempre e mai più

Affascinante e discreto se ne sta
nel più bel luogo per un vecchino:
foglie di castagni inzuppate nel fango,
quasi a voler essere camaleontico.

"Non darti pena per l'amore", mi dice.
"Questo svanirà quando meno tu lo aspetti,
e in tal caso la sofferenza sarà forte e buia,
e tu ne uscirai, se ne uscirai, devastata."

Esser perplessa fu la mia prima reazione,
ridere fu la seconda,
dargli del matto profeta, la terza;
così lo ammetto.

"Ci gioca e ne giova
con le insicurezze e dei dubbi altrui",
pensavo e rimuginavo passando per la via.
E così non fu.

Così non fu, cari signori!
L'amore, di cui quel gran Tiresia parlava,
è una botta d'acqua fredda quando si hanno i geloni ai piedi.
L'amore, è così; domani, non lo è più.

Aveva ragione il buon mago dagli occhi giallo-gatto:
il giorno prima una gran festa,
il giorno dopo,
"non so se ti amo-vorrei dire di più-ti lascio ma non ti dimentico".

E lei pesante,
con la testa fra le macerie ormai distese,
cade in avanti a penzoloni,
e.. puff, è finito un amore.

 

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3 commenti:

  • oissela il 15/08/2014 16:11
    L'amore eterno dura spesso lo spazio di un mattino.
    C'est la vie.
    Oissela
  • Chira il 15/08/2014 12:11
    Se gli oracoli fossero attendibili ed ognuno andasse da loro, l'amore con tutte le emozioni che comporta, non esisterebbe... meglio rischiare, perderemmo molto altrimenti. Poesia pacata per un amore che vola via. Bello quel "puff" che sdrammatizza l'ultima metafora.
    Chiara
  • Ellebi il 15/08/2014 10:13
    Un bel e ironico e vivace raccontino in versi. Complimenti e saluti

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