Ingrati sono i venti
che si aprono lieti
gentili
a nuovi affetti e ardori
e non ricordano più
la maggior dolcezza
che i sogni diedero loro
quando il legame
tra sapere e inconcepibile
era
una voragine dogliosa, dissipante.
Ingrato è quindi
chi scambia l'effetto con la causa
e non riconosce l'incertezza
la miseria
il diverso respiro
di donne o uomini simili
agli Dei appena
pensati.