Mentre scrivo sono qui nella mia stanza
seduto sopra una notte di particelle buie che mi appartengono cercanti una sedia di sole per far fiorire in note piccole parole
e
nello stesso tempo sono una onda di luce che attraversa in gran voce il mio corpo giungendo nelle prime ore di un'alba mai sorta a rischiarar con un bacio gli occhi Tuoi
leggenti
il trasporto
di un insieme di sentimenti in luoghi a noi sconosciuti
che presenziamo nell'intimo soleggiarci d'amore come nostri mari lucenti posati su vette d'infinito
questa immagine mi dona presenti di una libertà inspiegabile ed eterna
sfidanti il principio della non contraddizione dell'impossibile qui e dell'altrove simultaneo
e sento di essere una forza disgregata dal tempo
arresasi al dominio del razionale
e
simultaneamente di essere la parte più irrazionale di questo universo capace di volare con un unico battito d'ali fuori da ogni schema
misurato da un passo minuto
e
da un leggendario incommensurabile
vado
e non vado
torno
e non torno
gravemente
leggero
barcollante
e
stabile
bevuto
e imbevuto dal vino dell'entusiasmo
sono
e
non sono il preludio di un mezzogiorno a venire e la sinapsi di una mezzanotte a morire
perché già sono sollevato a coppa da vuoti deserti immobili mentre nuvole a impulso impietrite da accumuli di sabbia precipitando al suolo cantano brindisi di pioggia su lamiere ticchettanti al bussar scintillante del vento