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Fuga

Torno alla fonte
del primordial vagito
oscura sentenza
di morte confessa
'Non siete voi, forse, colpevole?'
Ma la fuga è limitata
e l'inasprir della gola
ogni tentar uccide
Chè prima di me
e prima di altri
dura prova fu
l'andare
senza l'inconscio
desiderio di tornare
È come legato
da fune chiodata
l'inadeguato mio sentire
non vi appartengo
lo devo capire
Ora vado
forse
ma non so

 

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6 commenti     4 recensioni    

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4 recensioni:

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  • roberto caterina il 28/08/2014 12:33
    Ah ora vedo che il sito non c'entra. Comunque nella tematica esistenziale fuga, incertezza, ritorno sono degli argomenti assolutamente tipici...
  • Luca il 28/08/2014 10:16
    Bisogna proseguire, sempre, non bisogna mai voltarsi
  • Rocco Michele LETTINI il 28/08/2014 08:26
    DAL PRIMO VAGITO UN CAMMINO DI INCERTEZZE, DI PREOCCUPAZIONI, DI INCOMPRENSIONI, DI FALLI GRATUITI CHE HANNO SEGNATO UNA VITA... NON RESTA CHE PROSEGUIRE... SEPPUR SFIDUCIATI...
    UN VERSEGGIO CHE CI TRASMETTE IL SUPERBO QUOTIDIANO SEMPRE PRODIGO AL TORMENTO... RESTARE ALL'ERTA? FINO A QUANNO?
  • Anonimo il 28/08/2014 07:46
    Riferita al sito?... poesia ermetica, anzi enigmatica. Buona giornata. Un saluto...

6 commenti:

  • Anonimo il 28/08/2014 14:43
    no denise, non è lei che risulta banale... mai confondere la poesia con l'autore... e poi io ho lasciato aperta la terza via... ma lei è giovane, mi fa una domanda che fa cadere le braccia: perché dedicare versi ad un sito internet?... ma cara, i grandi poeti, e a maggior ragione i piccoli, hanno dedicato versi a qualunque cosa, argomento filosofico o esistenziale, ad un bicchiere, alle stringhe delle scarpe, agli animali, perfino al lombrico... si legga le poesie del premio nobel appena scomparso, la poetessa polacca Szymborska, che ha dedicato poesie a:
    La morte
    La cipolla
    Gli abiti
    Il riso
    Un bicchiere di vino
    Il Pi greco
    La pozzanghera...
    guardi che potrei continuare almeno per duecento poesie.
    Quindi non si sorprenda se un povero lettore intuisce e capisce male una sua poesia ermetica che lei si bea di dire: non mi interessa a cos si riferisce, ciascuno la veda a modo suo... ho un dubbio su questo suo ragionamento, è poco poetico perché il poeta non è un prestigiatore, è uno che vuol trasmettere... e poi non mi sembra che dire che l'argomento è banale sia un'offesa... anche la cipolla è banale, la morte, il bichire di vino... il Pi greco poi... holahola.
  • denise il 28/08/2014 14:28
    Non capisco perché dedicare versi ad un sito internet comunque ognuno ci può trovare un messaggio diverso e questa è la parte più bella. Se risulto banale mi si conceda almeno il beneficio del dubbio sul senso dei miei insensati versi
  • Anonimo il 28/08/2014 12:39
    di nuovo d'accordo con roberto... talmente tipici da far diventare banali, purtroppo, i versi... ma forse c'è una terza via... holahola.
  • Anonimo il 28/08/2014 12:37
    infatti roberto... ti do ragione... se questo non è il significato, ma invece la fuga da una situazione esistenziale, perdonami ma diventa un tantino banale... pare quasi un cifraggio segreto e perde quindi in universalità...
    È pur vero che rileggendola potrebbe essere interpretata come inconscio desiderio di lasciare una situazione, cosa resa impossibile dallinasprir della gola... insomma la sete potrebbe essere la causa del forzato ritorno... holahola.
  • roberto caterina il 28/08/2014 12:31
    Beh l'interpretazione di Giacomo è suggestiva e darebbe certamente un senso contingente a questa poesia... che non sarebbe male...
  • denise il 28/08/2014 08:02
    no nessun riferimento al sito.. grazie per il passaggio

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