Mi troverai
ubriaco di turbinii e turpitudini
in fondo ad un pozzo
sdraiato
su una danza di piedi fuori strada
a spremere
acceleratori di grappoli d'acqua
dai miei occhi incatramati da voluttuosi bitumi
distillando
da quadri
e
cruscotti di spazio buio
la brillante visione di un quattro porte portante a destinazione infinita
da lucciole
di luna
estrarre crusche
di tempi intermittenti
dettati dalla purezza di una lingua non ancora morta alla parola amore
e da brigantini di stelle
trucioli di eterni monelli naviganti ancora su mari celesti
Siamo i traballanti passeggeri di una macchina d'epoca dalle sospensioni rotte