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Incontabile

Davanti alle mie pupille
Tu pensi che le antiche leggi
Possano concedere una pausa
A profezie minacciose
E che i fabbri immortali
Lascino aperta la porta

A
Saluti brevi
Quasi l'omaggio ad una artista
Al suo splendore
Luminoso e verde

La notte è lontana
E l'attesa non può essere
Una tarda condanna
Ma
Io ho imparato altro
Da te
Il pensiero è nei suoni
Che non si possono contare.

 

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1 recensioni:

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  • Rocco Michele LETTINI il 09/09/2014 11:36
    "L'attesa non può essere
    una tarda condanna:
    il pensiero è nei suoni
    che non si possono contare"

    L'amare non sa aspettare e incontabile è l'angoscia che ne deriva... Stupendi versi Roberto...

2 commenti:


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