Mi limito a sottrarre il più dal meno
cantando un motivo ameno
mentre in questo castello di sabbia
ho conservato la rabbia,
l'ho chiusa in una gabbia
coperta con una vecchia giubba
ma ha voce propria
non si soffoca nel buio
graffia le pareti dell'anima
lasciando che il più diventi meno.
Credo che ognuno di noi conservi un po' di rabbia dentro e spesso si corrode l'animo. Ma a volte penso che bisogna aprire la gabbia e far uscire i nostri rancori e sentirci più liberi. Ciao Silvia buona serata.
Alessio hai ben letto e mi fa piacere quel " condivisibile " che è il motivo principale per il quale componiamo: condividere. Se ancora i versi di Omero ci commuovono: quell'Ettore straziato, quell'Andromaca rimasta sola, la rabbia del Pelide Achille ( ho visto Troy e lo scorso anno ho riletto molti brani dell'Iliade, è perché ancora ci rappresentano in tutte le nostre tragedie e gioie quotidiane. Grazie a Rocco che è sempre presente con la sua grazia e delicatezza. Un abbraccio e buona domenica amici
Componimento severo, di conti che non tornano, nonostante la chiusa.
La rabbia di ciò che è, rispetto a ciò che poteva essere, alberga in ognuno di noi e questo rende condivisibile il testo. Alessio.