Mi creo e ricreo
di follia e amore eternamente ebbro
tra voli che profumano di studiato rischio
e acrobazie disegnate
in nuvole di incandescente stupore;
esistere fu e sempre sarà
l'urlo del luccicare d'un fiero
sbarazzino tendone
dove scintillano sorrisi inviolabili di clown
ch'ancelle vere e mai dome sono
or di dolore, or di rinfrescante evasione.
Scorgerai, bambino di sempre e per sempre,
il mio ruggito di basalto
che fletter fa l'orgoglio delle tigri
alla scienza mai scritta del mio coraggio.
Nascosto è il fruscio
dell'esistenza autentica e indomabile
nelle fattezze ancestrali
di capriole e volteggi.
Grazie, fontane di sogni ammaestrati dall'aria,
per aver voluto essere anche miei,
perché padri e figli vi sceglieste,
di Nando Orfei.
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