Sogno e dalla celata mia memoria
escono magie: immagini di luoghi
già visti, noti, eterei; spenti roghi
sofferti e conservati senza storia
nel lungo tempo immoto.
Vaga il pensiero, vola nell'ignoto;
desideri scordati rifioriscono;
canti d'uccelli in cielo, riconoscono
accanto a un rosso tetto, il nido vuoto
tra i rami d'un cotogno.
Alta si libra l'anima nel sogno
sbocciano nuovi fiori già raccolti,
rami neri, spezzati dal bisogno
si coprono, di verdi foglie avvolti
tra fiori che ritornano.
Le rughe dello spirito si spianano
La patina del tempo, ombra leggera;
scompare nei pensieri che già volano
nell'immenso domani senza sera
liberi d'ogni scoria.