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La vecchia di Azemmour

S'apre alla vista dall'antiche mura portoghesi
qual vestigia di un lontan passato quel suo correr
a Azemmour dell'OumEr- Rbia all'oceano vasto,
non lontan la povertà e la miseria son qui racchiuse
labirinti d'intricate viuzze tra basse case giallo ocra
un chiuso portoncino e sull'uscio un limitar angusto
siede una sdentata vecchia in gramaglia nera a terra
tre gatti macilenti magri le fanno amica compagnia
tesa a chi passa la tremolante mano lo sguardo basso
l'obolo attende e ti par di capir lo senti intimamente
non tanto per sé se pur di stenti e di dolor tanti nella morsa
quanto la speranza di spegner della fame il dolor dei mici

 

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2 commenti     3 recensioni    

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3 recensioni:

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  • Ferdinando il 11/02/2016 12:12
    molto bella... complimenti.
  • Don Pompeo Mongiello il 04/11/2014 12:17
    Manca la punteggiatura, una sola virgola, oltre ad essere molto lunga, ma nell'insieme delicata e bella.
  • Rocco Michele LETTINI il 03/11/2014 14:59
    Mirabile nello stle e nel suo oprofondo contenuto.

2 commenti:

  • Alessandro il 04/11/2014 23:44
    Un racconto visionario, mi evoca scenari mitologici, antichi e metaforici.
  • Vincenzo Capitanucci il 03/11/2014 15:21
    Molto bella Giuseppe... mi hai ricordato una vecchietta di Sagres.. che al mercato vendeva i pochi prodotti del suo povero orto..

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