Sto perennemente
e instancabilmente in attesa che tu finalmente
mi dica che ti arrendi.
Solo allora potrò volare basso tra i battiti del tuo cuore,
afferrare un tuo sorriso
e legarlo alla mia bocca.
Potrò scorrere come ruscello tra le pieghe della tua pelle,
afferrare i tuoi capelli
ed annusarli con voracità.
Potrò spegnere i miei sguardi
tra i tuoi sguardi
e confessarti dei miei passi furtivi
dietro ai tuoi.
Smetterò alfine di immaginarmi su un altro pianeta
a sfuggire i miei fantasmi
e diverrò il tuo fantasma:
beato e silenzioso,
chiassoso e rassicurante.
E finalmente potrò morire,
stritolato tra i tuoi sussulti incontrollati
e trafitto da profondi graffi lungo la schiena.
Soffocato da baci alla rinfusa.
E finalmente potrò morire
al suono tremolante della tua resa.