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Ultimo giorno

Non avrei voluto, tra bianche
Pareti d'ospedale,
tra l'ora del dolore
e del lavoro umano,
il ripetersi quotidiano
d'un addio mattinale,
d'un saluto finale.
E mi morde il cuore se
Penso che non vi sarà
Per te un venturo giorno;
t'avvolge l'amor mio e
nell'aura opaca,
alma bianca t'involi
e ti chiudi mentre ti
guardo tenera e, soffrendo,
amo le tue membra stanche,
chiudendo tra le mie
le tue mani bianche.

 

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5 commenti     1 recensioni    

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1 recensioni:

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  • Don Pompeo Mongiello il 10/11/2014 13:56
    Nella sua tetra verità, la luce di un Cielo che forse si aprirà. Brava!

5 commenti:

  • Verbena il 10/11/2014 14:08
    Don Pompeo, grazie!
  • Verbena il 10/11/2014 08:23
    Grazie Federico
  • eurofederico il 10/11/2014 06:03
    momenti terribili, versi che fanno pensare!
  • Verbena il 09/11/2014 20:13
    Grazie Niche, non capisco se il tuo nome sia maschile o femminile. In ogni modo il tuo commento è molto gradito.
  • niche chessa il 09/11/2014 19:14
    Bello e triste ritratto di un addio. Soprattutto questo:
    "tra l'ora del dolore
    e del lavoro umano,
    il ripetersi quotidiano
    d'un addio mattinale,
    d'un saluto finale. "
    che ne sottolinea l'universalità e la ripetizione quotidiana in un ospedale, che dannoin quei momenti chiara percezione dell'unione fra gli uomini ed il tutto

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