Dipinti con mano tremante
alla cieca,
i miei quadri sono frutto di un tormento
figli della solitudine e dello spirito inquieto.
Le loro forme sono irreali
hanno i colori dell'anima,
colori che si espandono
raggrumano come lava di vulcano
che il caso trasforma in mille ispide forme.
I miei quadri sono ossigeno e luce
delle notti buie senza tempo,
pensieri e carezze e parole dolci
nel mio eremitaggio.
Sono la mia anima
il mio IO profondo,
sempre vivi e veri,
mi appartengono,
confortano la mia innocente disperazione,
mi invitano a guardare oltre il muro,
deformato dai disinganni
ma vivo.