Chronica e Sviluppo
La voce dell'Inverno
è nell'ingresso
ha posato il soprabito
i guanti e il bastone
Durano a lungo
Gli istanti
E le agili pieghe
Del suo tempo
Conoscendo gli Dei
Si può domandare loro
Al di là della bellezza
E delle compulsive voglie d'amore
Se gradiscono fermarsi a bere
Un tea con noi
Un momento che risparmia
Il cervello
È la risposta ad una preghiera
Di fuggire rimanendo dove si è
E
Solo gli Dei possono
Concedere ad un poeta
Di non essere egoista