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Anime Agitate

Senti lo struscio d'anime agitate,
lungo le strade sfilano gremite;
stanche accalcate, dure ed impaurite,
muto grido, proteste affaticate.

Un velo nero copre le giornate
del futuro incombente nella lite
mai sedata, speranze ormai esaurite
focolai d'ansie lugubri e accorate.

Menti accaldate, voglia di rivolta,
forzose le parole moderate
per non perdere tempo anche stavolta.

È occasione per giungere a una svolta
e ritornare a viver spensierate
le proprie attività come una volta.

e la speranza è molta!
Ritornerà il lavoro alla famiglia?
Indegnamente qualcuno sbadiglia.

 

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2 commenti     5 recensioni    

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5 recensioni:

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  • Don Pompeo Mongiello il 04/01/2015 16:33
    Oltre ad una terzina di troppo, per potersi definire sonetto, il resto è perfettissimo. Complimenti vivissimi.
  • andrea il 04/01/2015 11:44
    forse bbe dire: ritornerà la famiglia al lavoro, quante famiglie si ritrovano smembrate, magari con un unico posto di lavoro e con tanta incertezza per il futuro, la voglia di cambiare da sola non basta, il solo parlarne non crea lavoro, no, non credo in un futuro migliore, molto bella la poesia.
  • cristiano comelli il 04/01/2015 10:37
    La poesia è ben curata anche sotto l'aspetto tecnico, con quel buon uso dello schema a-b-b-a, lo dice uno che, per natura, a ogni schema anche poetico è piuttosto refrattario. C'è anche un frequente uso della ridondanza e dell'allitterazione mi pare di capire in quel ripetersi dell'olta, volta, stavolta, rivolta che non stona affatto ma esprime anzi una buona capacità di armonizzazione di concetti diversi in un linguaggio simile. Questo sul piano stilistico-formale, apprezzo anche quello contenutistico per il richiamo a un domani che inevitabilmente riserverà anche tormenti ma deve comunque essere giocato. Spesso lacerandosi l'anima. Cordialità.
  • Luca il 04/01/2015 09:57
    Una speranza che non deve mai svanire del tutto...
  • roberto caterina il 04/01/2015 07:21
    Hai ragione, un indegno sbadiglio caratterizza il nostro tempo...

2 commenti:

  • Verbena il 04/01/2015 18:47
    Caro Don Pompeo, mi permetto correggere la tua osservazione: si tratta di un sonetto Elisabettiano caudato, che termina con una terzina composta da un settenario in rima con l'ultimo verso e due versi endecasillabi a rima baciata. Ma non ti preoccupare, non tutti lo sanno e i complimenti sono sempre molto graditi.
  • Verbena il 04/01/2015 12:06
    Ho gradito molto tutti i pensieri espressi nei vostri commenti e vi ringrazio di tanta attenzione. Sono confortata e contenta.

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