Je suis Charlie,
ribollire di matita
ch'irriverenza e sogghigno respira
orda iconica
che di religioso motteggio,
arse ha le labbra della fantasia.
Cenere soltanto è quel mondo,
che di sè a sorrider disimpara,
ch'al celiare talora pur tagliente,
altro non riserva,
che il buio assurdo d'una bara.
Je suis Charlie,
islamici
ch'a ogni latitudine siete presenza,
qual insano equilibrismo
mai ve ne deriverà
dal ruggito folle e pugnalante,
del vostro integralismo?
Ucciso avrete le carceri delle nostre membra,
ma da voi lontani passi e passi
sono ormai gli aironi
della nostra imperitura fantasia,
a far l'amore con quella libertà,
il cui anelito profumato di vignetta,
per vostra mano non si spegnerà.
Je suis Charlie.