username: password: dati dimenticati?   |   crea nuovo account

Ed ho pianto

quando un urlo si soffoco dentro
trasformandosi come un lamento
spaventando persino un silenzio
disturbato soltanto dal vento

ed ho urlato quando il pianto
ormai mi zittiva e annegavano
tra le lacrime i pensieri
trascinando con loro un rimpianto

che volava perduto in quel vento.

Ora non piango più perché niente può farmi più male
e quell'urlo perduto nel pianto
e' soltanto un'eco lontano

che ora vola appaiato al rimpianto.

 

3
1 commenti     2 recensioni    

un altro testo di questo autore   un'altro testo casuale

2 recensioni:

  • Per poter lasciare un commento devi essere un utente registrato.
    Effettua il login o registrati
  • cristiano comelli il 20/01/2015 17:08
    Ho notato che in questa sua proposta giganteggia in modo abbastanza evidente l'elemento del pianto. Ecco, direi che il pianto è una dimensione straordinaria della vita umana con la quale occorra imparare ad avere un dialogo equilibrato che ci consenta di valorizzarne il potenziale creativo. Pianto comincia per p come poesia, e ha sei lettere come poesia. Qualcosa vorrà dire no? Cordialità.
  • Rocco Michele LETTINI il 20/01/2015 08:46
    SOLTANTO UN ECO LONTANO... MERAVIGLIOSO UN GIORNO RITROVARSI NELLA GIOIA... SUBLIM VERSEGGIO

1 commenti:

  • Gianni Spadavecchia il 21/01/2015 06:15
    Ora un'eco lontano e quell'urlo si è perduto. Ma la sofferenza e il ricordo del pianto rimarranno sempre. Un po' triste ma bella.

Licenza Creative Commons
Opera pubblicata sotto una licenza Creative Commons 3.0