Spezzerete un giorno benedetto
le catene di sangue e di dolore
che vi legano ai cancelli
dell'ignoranza e del disprezzo?
Nate libere da madri schiave
soffocate con veli scuri
istintivi fremiti di libertà
e accenni spenti di sorrisi.
Eppure si vedon gli occhi,
pupille accese di livori
e chiuse alle passioni
in volti dove non c'è sole.
Figlie di un dio minore,
cieco per non veder le lacrime
e sordo per non udir singhiozzi,
perdete per strada bellezza e ingenuità.
Ma se davvero esiste un Dio
che accoglie i poveri e gli oppressi
serberà per voi un posto
accanto al sole e a tutte le altre stelle,
un posto senza veli e senza oscurità
dove potrete giocare a nascondino con la luna.