Fantasia di rugiadose suggestioni,
lenta e alleata ti dischiudi
soave conchiglia di berico aroma.
Al tuo germogliar romano t'abbeverasti,
perchè il tuo destin ti svelasse.
Famiglie conoscesti nel fruscio dei secoli,
che il tuo capo carezzarono ed amarono,
a guisa di quello d'un tenero bambino,
Porto, Valmarana, Thiene e Trissino.
Della tua prisca e intonsa identità,
maestoso e immarcescibil ostello,
è il tuo Gioiello,
daga di speranza
con cui le unghie d'una mortal peste
hai tenace e indomita reciso.
Per Radetzky vana impresa fu
spezzarti l'orgoglioso respiro,
e anzi scorgendosi verso te impotente,
a te si rivolse,
e al tuo coraggio fu plaudente.
D'arte profumi in ogni frammento,
dai disegni del Palladio cesellata,
e fulgido esemplar ne fu, è e sarà,
la cattedrale di santa Maria annunciata.
Lo sguardo a te si fa vicino e sogna
dalle mura rapito
dell'antica chiesa di san Giorgio in gogna,
e nostra sentiam l'anima tua,
poi che scopriamo piazza dei Signori con la Rua.
Quanti quadri dal tempo ammaestrati,
scintillan tra le stanze
di palazzo Chiericati,
custodi dei tuoi confini,
come dorato cancello,
sono i baci d'acqua
ricamati da Retrone, Bacchiglione e Astichello.
E troneggia in fondo sovrana
il fasto della basilica palladiana,
palazzo del Capitanio,
piazza dell'Erbe ove un tempo
brulicavan mercati di frutta e verdura.
Ponte Pusterla e campo marzo
giardini Salvi e casa Pigafetta,
Vicenza,
sei gemma d'acqua da gustare piano piano,
senza che ci corroda il fantasma della fretta.