Porto con me i vostri occhi,
sempre, come stelle lucenti,
anche se in essi vi è tristezza,
anche se il dolore del mondo
vi si specchia come luna piena
dentro il pozzo più profondo.
Tu che piegato dagli anni
di ingiusta prigionia
hai seppellito ogni ardore
e giaci immobile per ore,
tu che piangi sommessamente
col muso infilato tra le sbarre
tendendo la zampa a chi passa
distratto o indaffarato,
tu che hai visto nelle strade
freddo, fame, calci e sputi
anelando una carezza
da chi ti ha bastonato,
tutti voi abitate nel mio cuore,
tutti voi vi porterei a correre
in verdi prati e sulla bianca neve
per veder la gioia dipinta
sui vostri volti sorridenti
e risplender finalmente
felicità nei vostri occhi
che guardano un mondo
senza più sbarre e cattiveria.
Passan per me gli anni,
e più imbiancano i capelli
più sento la vostra sofferenza,
più si piega la mia schiena
più avverto intorno a me la crudeltà.
Il sogno di un mondo senza sbarre,
frontiere, violenze e solitudini
mi da la forza di condurre la mia vita,
lasciando in dono il mio sorriso
a chi ha negli occhi un triste paradiso.