S'annida un'immortal conchiglia,
nell'eccitato cuor della Romagna,
forma ha d'un'orchestra e di balera,
ove la gente danza e intanto sogna.
Intonso si serberà il bagliore,
dei ferragosti a piazza Maggiore,
quando lo scalpitar sbarazzino della mia voce,
in onde di clarinetti
o celie di fisarmoniche troverà la foce.
Corrado amato,
che a musica i miei testi illuminasti,
cantarmi e ricordarmi sia fonte d'occasione,
perchè conoscere si possa,
lo scintillio di viale Ceccarini e di Riccione.
A vag a Newyork
chè di viver ballando niente di meglio c'è,
in questo lembo che profuma di piadeina e turtalen,
a tal dig me.