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La lussuria

Belzebù stavvi, a giudice s'asside,
a la spicciola 'samina e condanna;
e ne le flamme manna, chi de peccato ide.

Chi de lussuria visse e d'altro non se curò,
in tera trionfante, seppur piccatore,
lo su' pascere lieto a lungo non durò.

De li natii luoghi nula rimane,
e le fresche e liete acque ofantine,
non altro che no rimembrar sol immane.

 

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2 recensioni:

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  • Rocco Michele LETTINI il 08/02/2015 10:59
    Dal tuo pensare... un eccelso di sublime... FELICE DOMENICA DON
  • Vincenzo Capitanucci il 08/02/2015 03:13
    un bel zebù .. camminava nella savana della lussuria.. e dietro di sé° ... cancellava ... senza sapere... i suoi nativi luoghi.. ottima Don.. e nulla rimase sul sol immane..

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