Non lasciare cadere
nell'evanescenza
le gocce d'acqua
che si fermano al mattino
sulla finestra
primaverile
testimoniano il grande fremito
impaziente della notte
l'abbraccio ebbro
che riduce tutto
a immagine
gocce
o vocali in cerca di angeli
riflessi di mondi sconfinati
e teneri
dove Dio è un'ipotesi
o un annuncio di felicità
fatto da labbra sottili
che si aprono al sorriso di chi sa
interrogare il futuro.