Notti insonni
alla vigilia di una gita,
quando il nuovo giorno
sembrava una chimera
mentre il pensiero fisso
correva al cuor di lei.
Albe colorate
da strofe e ritornelli di stagione,
e un canto che graffiava
le tonsille, del mio
focoso e lento divenire.
Giornate ardite
riscaldate al fuoco
di un'idea,
guizzanti come
l'acqua d'un ruscello
che smania di sembrare
un fiume in piena.
Peccato solo per quel
tempo frettoloso e acerbo
che mai ebbe la voglia
di fermarsi!