Passa piano senza far rumore
su rotaie scheggiate dal tempo
il treno carico di persone e cose
che non faranno più ritorno.
Quando tutto comincia ad imbiancare
e il sole ha smarrito i suoi raggi caldi
il treno spunta all'orizzonte in lontananza
e non c'è fumo e non c'è macchinista.
In balìa di se stesso procede a strappi,
si vedono volti confusi ai finestrini,
incerti sorrisi e lacrime di vetro,
capelli al vento disegnano graffiti.
Percorriamo strade con le buche,
pozzanghere di melma e idee distorte,
incontriamo falsità ed orrori
ad ogni passo incerto e traballante.
Ma quando passa il treno col suo carico
di volti sepolti da ricordi ormai sbiaditi,
quando rivedi cose perdute chissà dove
un accenno di sorriso si stampa sul tuo viso.
E se il presente è noia ed il futuro angoscia,
se la folle umanità precipita nel baratro,
se ti senti estraneo in un mondo di egoismi,
pensa che il treno passa... senza far rumore.