"Mais, vrai, j'ai trop pleuré ! Les Aubes sont navrantes.
Toute lune est atroce et tout soleil amer :
L'âcre amour m'a gonflé de torpeurs enivrantes.
Ô que ma quille éclate! Ô que j'aille à la mer! " A. R.
La Tua
inaccessibile sirena dal ventre piatto danza nei miei occhi come una creatura creata e modellata dal sole
e
Tu mare
infrangendo il Tuo tridente su scogli muti
inumidisci
le mie labbra senza motivo di interminabili languori e squame impazzite
l'aria salina
come un pulviscolo di stelle mai accese
brucia dall'infanzia i miei polmoni
nati
in branchie sulle bordo delle acque
corroso
nel mio animo
corro
ancora da Te
come un incendio di bosco privo di ossigeno e lasciato dal fuoco incompiuto di cantine
Oh Mare
delle ancore affondate
degli angeli atlantici
dei disperati salvataggi dalle vele dispiegate
ho bisogno
di respirare il Tuo più intimo segreto
di disfare
sull'onda tumultuosa del Tuo seno
la zattera dei miei sogni
e
disperdere tra le alghe dei Tuoi capelli sciolti nel vento
la zavorra vorace
dei miei abissali nubifragi