Oh Nazim io ti vedo
coprire gli occhi al mattino
scordare tutte le ferite
la vita come uno schiaffo
talmente bella e violenta
da farti ridere
ridere sempre
Oh Nazim, Nazim
che coraggio che hai avuto
sceglier sempre la via più scomoda
sentieri di montagna persi tra le capre
perse anche loro
ad ogni svolta una sorpresa
forse anche la morte
ma che importa
che importa
Oh Nazim, Nazim
grande proprio perchè ti facesti piccolo
amasti le donne e le pietre
i poveri pieni di sudore
una danza sotto la pioggia
un povero asino morto di fatica
i piedi stanchi immersi in un catino
sotto un tavolo, la sera
e mille e mille stelle
e Lenin, la vecchia Russia
quel sogno così presto tradito
in prigione non ti davan penna
tu scrivevi poesie imparandole a memoria
regalandole a tutti
Nazim
scrivevi poesie senza penna
imparandole a memoria
regalandole a tutti