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Di spade e di pietra
Di spade trafiggo
il mio cuore esangue
chè più non batta
e per te più non soffra
Di pietra lo chiudo
in freddo sepolcro
ché più non cerchi
il tuo sguardo distratto
Di oscuri specchi
tappezzo il mio mondo
ché più non veda
me stessa riflessa
Di sale cospargo
la nuda terra
chè più non sia
la terra promessa
Di lacrime macero
questa povera carta
che muta accoglie
tutto il dolore
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2 recensioni:
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- Bellissima, ma la si può migliorare, nella musicalità m'intoppa un po'.
- Molto molto bella Marysol.. di lacrime macero questa povera carta.. ci sono molti riferimenti biblici.. quasi che questa Donna.. si chiami Palestina..
- Don, gentile e costruttiva la tua recensione. È vero forse è un po' dura e spigolosa, e ne perde in armonia, ma questo era lo spirito contingente...
- Grazie per l'apprezzamento Vincenzo, sono contenta che ti ispiri la Palestina, è davvero una povera terra martoriata...
- Apprezzata composizione dal drammatico tono, complimenti e saluti.
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