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Persistente memoria

Quando il tempo divenne il figlio di un orologiaio svizzero
e
non fu più goccia di miele
e
favilla di sole

iniziò a battere attimi precisi
tutti uguali
inneggianti alla morte

Ma Tu
prima che sia troppo tardi

potrai dirgli

Non sono un gioco di Lego

un assemblaggio fortuito di rotelle a specchio sviante di Cucù

con la domanda in mente

c'è qualcuno lassù ?

ho solo
subito un furto di stelle quaggiù

provocato da un filtro intasato da pesanti pelucchi dell'ego con un naso di lanugine rivolto all'insù

ho un fiore sorgente dentro di me e nei miei fontanili scorre l'ancor fresco ricordo di
un giardino eterno

frizzante d'Amore

 

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2 recensioni:

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  • Verbena il 15/04/2015 21:32
    Non c'è limite alla ricchezza della tua fantasia, caro Vincenzo. Par di sentire uno strumento con note brevi ed altre allungate e frementi. Complimenti!
  • Rocco Michele LETTINI il 15/04/2015 06:47
    Un giardino eterno frizzante d'Amore... Che zampilli di vita Vincè...

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