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Brivido d'una voce

Esplodeva di sensualità
il tuo canto che vibrar faceva
violentemente quel filo sottile
Che pendeva dal mio cuore
come dalle tue labbra.
Non erano arpeggi soavi,
quelli in cui le dita giocano
tra le corde come tra i capelli
quando giunge la timidezza.
Non era boato di tamburi,
quello in cui le aste colpiscono
le pelli come grandine su pietra
nei temporali estivi.
Era soltanto il fervido timbro
di un uomo che riverberandosi
pareva la mia essenza imprigionare
in un solido di pareti irrespirabili
e il mio voler comandare
come fan gli incantatori
con gli ofidi ammaestrati.
Quel suono stringeva la mia mente
tra due tenaglie d'acciaio
deviando i miei pensieri verso
quell'erotismo perverso che
giaceva latente in cerca di sfogo
fino a sfociare nella tua sagoma.
La tua chioma bruna si confondeva
nella notte sinuosa, vellutata,
piacevole al tatto assai più
dei morbidi cuscini in piume d'oca
o delle sete preziose orientali
il cui possesso porta alla follia.
La tua pelle olivastra si macchiava
d'una barba scura ed agitata
somigliante al mare in tempesta,
ispirando quella virilità sfacciata
e quell'aria smaliziata che tanto
m'esortavano a fare un giro
sulla tua nave pirata.
Il tuo richiamo penetrò brutalmente
I miei timpani fino a sfondarli
lasciando tracce irreparabili
della tua presenza, quell'alone
di desiderio insoddisfatto
Che geme solitario nella mia anima
di donna ardente di fantasie,
ma misurata nei gesti.

 

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2 commenti     2 recensioni    

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2 recensioni:

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  • Don Pompeo Mongiello il 20/10/2016 09:30
    Lunga essendo la rende quasi noiosa, ma la vedo alquanto scorrevole, di certo non è perfetta.
  • Anonimo il 16/04/2015 19:15
    Sì, vero, questa è una poesia sull'amore passionale... c'è molto pathos e trasporto emotivo che bene vien trasmesso al lettore... certo andrebbe limata qui e là... alcune grosse imprecisioni, insomma fossi in lei curerei la forma ma lascerei intatta la spontaneità dei sentimenti esternati... un saluto.
    P. S. un esempio sulla costruzione dei versi:
    o delle sete preziose orientali
    cui possesso porta alla follia
    questi secondio verso non va proprio... se proprio vogliamo lasciarlo così doveva scrivere.
    il cui possesso porta alla follia
    ma si poteva anche costruire in modo più poetico

2 commenti:

  • Giada Aliffi il 18/04/2015 17:40
    Grazie del consiglio Duliamo! Sbagliando s' impara! Comunque Antonio, è così, è una voce la cui bellezza può essere compresa solo se ascoltata, una voce che fa innamorare...
  • Antonio Tanelli il 16/04/2015 18:47
    wow!! a me pare che questa voce scateni un bel fuoco di desiderio e passione. complimenti

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