E questa morbida luce
di lato colpisce il mio viso
spegnendo cupo pensiero
di anni pesante fardello.
Son orme ma non di lontano
vicino son chiare al percorso
se resto davanti al portone
non riesco a vedere quel bosco.
È pieno di scritte sui tronchi
segnati da lame d'amore
tenera corteccia di faggio
come tenero rimane il mio cuore.
E poi scorre tutto di fianco
cercando preghiere lontane
di voci sopite dal tempo
che urla si senton di notte.
E io sono in mezzo a quel quadro
dipinto che ancora non c'èro
un muro di sassi di fronte
e un prato leggero di dietro.
Se olio su tela muovesse
le gambe saltando quel muro
la storia ritratta quel tempo
farebbe di me uomo nuovo.