username: password: dati dimenticati?   |   crea nuovo account

Ieri sera c'era a tavola un topolino verde

Spense in lui
la luce

ed il buon senso dall'angustiante non senso

or ora
in una poesia di intimo profondo

non aveva bisogno di vedere né di capire
né di sapere

ed ancor meno di parlare di un'ultima barriera

or ora
non aveva più bisogno dei giorni
né di avere una casa più grande né di essere invaso da un esistenziale coinvolgimento di pietà per regalare un obolo

né di possedere sull'orizzonte degli occhi un pidocchioso ovulo di pia età

Dal buio dei silenzi e degli odi razziali

chiese
ed
ottenne

mani infinitamente lunghe tali da poterle accarezzare l'anima


seduto a tavola

ieri sera non c'erano soltanto i loro corpi

ma avvolto in una nube di fumo

anche un topolino verde
a mappatura rosa

da quella cena in poi
più nessuno
perse

nell'attesa ristoratrice
che intercorre
tra una pietanza ed un'altra

l'appetito del buon umore

né la naturale via della vita

un qualcosa di meravigliosamente magico apparve

l'ovvio avvio delle danze si installò
e non li lasciò più

la notte delle stelle si aprì in loro nella disinvoltura universale di inesistenti porte scorrevoli

 

0
1 commenti     2 recensioni    

un altro testo di questo autore   un'altro testo casuale

2 recensioni:

  • Per poter lasciare un commento devi essere un utente registrato.
    Effettua il login o registrati
  • Don Pompeo Mongiello il 30/04/2015 08:25
    Fantasiosa e bella questa tua originale davvero.
  • Rocco Michele LETTINI il 29/04/2015 07:27
    hai espresso un andazzo reale... con una lieve venatura ironica... magistralmente...

1 commenti:

  • cesare righi il 29/04/2015 13:01
    maestosa, un nuovo universo di emozioni e sensazioni. Non so esprimere quanto mi sia piaciuta.
    qui entriamo veramente in uno spazio parallelo... mi fermo perchè non vorrei esagerare e torno a lavorare.
    a rileggerti presto

Licenza Creative Commons
Opera pubblicata sotto una licenza Creative Commons 3.0