Quando non sentiremo sibilare il vento,
solo il silenzio sarà nostro signore
e avremo tempo per vagare,
ammesso che senza corpo si possa girare.
Quando non sentiremo sibilare il vento,
solo le fronde alte dei cipressi
riferiranno ai fiori appassiti e marci
chi fummo e l'eco dei nostri versi.
Riferiranno gli errori consueti
quei congiuntivi carogna,
quelle concordanze puttane
di questa lingua sì bella.
Bella e impossibile,
bella e imprendibile,
sempre sul filo dell'errore
sempre con punta di terrore.
Nessuno eravamo e nessuno siamo,
la guerra è sulla terra
il resto è fango impastato
con la pretesa dello sputo divino!