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Hanno ammazzato il maiale

Hanno ammazzato il maiale
mani possenti
braccia da muratore

un bastone puntuto
improvviso nella gola

sangue caldo che cola
rosso come la vittoria.
tutti intorno
il bicchiere stretto tra le mani.

Un profumo di timo
s'espande nell'aria
ricopre come un manto
il principe del cortile

Il suo peso è sorprendente
anche il suo lamento finale..

era pasto per tutti
in una casa di bocche
dove non bastava il cielo
per crescere..

 

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4 commenti:

  • Fabio Magris il 30/07/2015 22:06
    Complimenti, mi hai fatto rivivere momenti di un lontano passato. Un quadro con tinte forti. Il "principe del cortile"... mi piace la scelta delle parole, molto molto efficaci. Ironia e drammaticità. Complimenti
  • Marco Galvagni il 13/06/2015 16:59
    Molto brava nella narrazione di questo rituale che produceva cibo per tutti. Bella poesia nella sua cruda drammaticità.
  • antonina il 13/06/2015 06:21
    hai detto bene Chira, una vera ricchezza per tutti.. ricchi e poveri possedevano il maiale, fonte di sostentamento. Io non l'ho mai visto fare, questo rito, perché di rito si tratta... c'era tutta una procedura a cui bisognava attenersi... rito certamente cruento. anche se si trasformava in una vera festa per il vicinato... meno male che oggi non è più così.
  • Chira il 13/06/2015 05:31
    L'ho visto fare una sola volta da mio nonno... all'improvviso un'immensa ricchezza entrava nelle povere case, nulla del "povero" animale veniva sprecato e perfino il sangue veniva trasformato in dolce da gustare. Era una vera festa. Cose lontane, perdute ma che ritrovo grazie a te in questi bei versi.
    Chiara

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