Alla fine dell'inferno
su pareti umide e scure
appare un dipinto, raffigura:
incubi e orrori.
È inutile scappare,
rosso sangue,
ovunque.
Hai comprato un'orchidea oggi
hai comprato un'orchidea per farmi piacere oggi
hai comprato un'orchidea per me oggi
per comprare il mio amore,
ma sai già che il mio amore non sarà mai tuo.
C'è eccitazione nell'abitacolo di questa macchina,
tra due corpi, c'è complicità.
Tu mi chiedi: " Vero che mi ami tanto?"
E io travaso la risposta nel gesto:
ti abbraccio,
ti tocco,
ti cerco.
In questa stanza,
su questo letto
è appena nato un nuovo e afoso sole.
C'è del non-senso.
Eppure ci sono giorni in cui questo mi appare così nitido:
tu sei tutta la mia vita e io la tua.
Tu corri e aspetti:
sei in attesa di un addio
(l'orchidea è appassita, l'orchidea è orrendamente marcita!)
E i brutti quadri non mi spaventano più nei miei sogni,
nelle mezze stagioni di inferni fasulli e prefabbricati.