Va
vai verso il Tuo sì celeste bambino mio
sei quasi giunto alla fine del sentiero
tra poco potrai volare con ali ad immagine di farfalla
e
attraversare l'ero dell'abisso in sono
non dimenticare però
prima di essere pupa anima mia
sei stata larva
hai ancora voce e sentori passati
della roccia
hai la durezza e lo screpolarti in nubifragi di frana e falla
della pianta
un immobilismo storico che ripeti ad oltranza
dell'animale
il senso del territorio
e
della tana
a cui hai dato i nomi di possessivi assurdi casa donna patria
Le mani luminose che hanno modellato il fango in vaso
hanno lasciato
per Tua fortuna impronte di divini malinconici fantasmi
hai miniere di diamanti e oro
come
roseto hai aspirazione di luce
in un raggio di sole
il Tuo essere animalesco si espande in ghiandole profumate d'amore
Va
vai verso il Tuo sì celeste
bambino mio
sei quasi giunto alla fine di questo tortuoso e lunghissimo sentiero