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La valle del Sarmento

La iumara sega la pianura,
stringe alla gola,
in piena scaglia
i ciottoli sui rovi dei ricordi,
i dolori pendono
sulla coscienza come grappoli di chiodi.

Dolore e sangue,
terra e fame
crudi rapporti
come di sentinelle in guerra.

Allerta!
La terra si perde.
Il figlio contro il padre,
il sangue del fratello
è cieco e sordo,
dal labbro pende sterco.

La iumara ora scorre grama
torta
da bianchi rovi di pietra.

Fremono in alto i ginepri
sulle aride coste
con i galbuli raccolti in spinosa preghiera
timidi nascosti a cadenti nuvole nere.

 

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1 commenti:

  • Chira il 24/09/2015 18:14
    Incuriosita dal tuo "azzeccatissimo" commento sulla mia "afonia" eccomi a leggerti. Sei un esempio di come spesso nella iumara di pr si possano perdere simili gemme. La tua terra la conosco solo dal film di Papaleo "Basilicata coast to coast" e dalla foto di mia figlia: lei si che l'ha vissuta con occhi e cuore, ma meglio la dipingi tu nei tuoi versi. Alla natura particolare affianchi il sentimento di chi ci vive, al quale forse non basta solo il turismo... Allerta! la terra si perde... è come un grido di rabbia e di aiuto. Che bella sorpresa sei stata per me, stasera. Grazie.
    Chiara

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