Bracco, caccio ancora
quel bastardo sul mio muro
compagno e amico di una vita
persa a chiedersi perdono.
indizio.
Piombo dentro e luogo vuoto.
Oh, sì
ne assaggiai il sapore scomodo
perché io ero, certo, gli alberi
(non ma!) e nessun tendersi di fili.
Quella calma... affannosa, solo sua,
mi sommerge e soffoca
della sua, profonda,
nube.
E pur sapendo dire ciao,
chi?
Non c'è sapere
né giusto
meglio cadere
e gli occhi sul muro.