E dell'Unità la fine, a Novecento,
quando pesante Paralisi come moto si disperdiò,
quando s'incominciò la supposizione
de la frantumazione.
Intime cogitazioni proferite all'eroiche e titaniche azioni.
La letteratura divenì pensiero dopo pensiero,
ed uno, nessuno e centomila
disagi e malattie dell'antico essere unico Io.
Dov'è idilliaca mitologia d'implicite Verità?
Or che sono giunta alla comprensione dell'umano,
qui e per sempre,
nel tempo dell'Era dell'Acquario,
ontologica Verità da Me e da chi come me,
tosto tutta sarà rivelata.
Dirò dunque dell'influsso planetario,
dell'alto così come in basso,
dirò di Natura, leggibile mappa trascendentale,
e dirò che v'è possibilità,
all'unitaria letteratura naturale,
donde equilibrio ed armonia ricreavan la Divina Estasi.
L'Umano Essere è in lotta per perfezionamento,
in tesa e ambigua evoluzione,
e dirò dunque dei suoi corpi energetici,
della triade d'animici principii immortali,
delle'energici vortici rotanti,
e della vitale splendente Aura.
Esta filosofia che m'ha confermato il Vero,
Archeosofia denominata,
questa l'ho immersa nella poesia,
mescolata a versi,
versata da mia cadente mano.
Ed io dunque dico:
l'Etere esiste, dunque v'è corpo eterico!
come quivi il corpo astrale,
come quindi il corpo mentale.
Con l'ultimo dei corpi, di vita in vita trapassiamo,
il corpo causale è memoria e riflesso,
contenitore d'umane esperienze.
Dall'argento cordone
unificatore dell'umano,
corpo eterico a fisiche membra,
sdoppiamenti, astrali viaggi, la Coscienza si disperde,
nelle spaziali dimensioni ulteriori.
Hanno mentito i poteri al vertice!
Essi sanno la nostra Costituzione, e
s'occultano
dietro e dentro di stato il Segreto.
Scienziati manovrati han detto soltanto sì
alla esistenza di tre ridotte dimensioni, e
han lasciato metafisiche Verità,
a maturare fino a Morte silenziosa sotto sabbia.
Lo spirto al centro de la fronte,
l'anima al centro del cardiaco petto,
anima eros-dinamica al centro basale,
este,
son liberate essenziali rivelate Verità.
Tengo come forza oscura e non ignota
il sospetto,
ch'uccideran mie speranze,
in miei versi ed in tutti i miei corpi.
A quel mortal punto avrò già indicato,
i passi della deificazione.