Cos'è che mi ha destato?
Dormivo. Già, dormivo.
Eppure quel sentirti respirare
risveglia in me cose antiche
e maledette. Sei come un porto.
Ecco cosa sei. Un porto dove
attraccano navi maestose ed imprendibili.
Ti ho vista sai, mentre
mi svegliavo. Ti ho vista
giochicchiare con i tuoi capelli.
Sapessi quanto è bello vederti
giocare, anche di sfuggita,
tra il sonno e la veglia.
Di quel porto hai le fattezze
austere; come una nave viaggi
e apri nella meraviglia una rotta
pronta ad affrontare l'infinito del mare.
Di quel porto sei la nave regina,
corrobori l'acqua di bianchi luccicori,
la fai danzare. Sei come il giglio
nella notte del mare e lo illumini
immensamente, appassionatamente.
Sapessi quante volte
avrei voluto sfiorarti, avrei voluto
restare in silenzio con te.
Sapessi quanto è bello vederti
giocare coi capelli, nella notte,
mentre tutto il mondo sogna perdutamente.