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A Vincenzo

Abbiamo mani, occhi,
sensibilità, immaginazioni.
Abbiamo noie e paure
e vizi e vertigini capillari.
è tutto troppo piccolo
per contemplare
l'immensità del mare
o per sfiorare la verticalità
abissale che le rocce
ci mostrano alle volte.
Le rocce esplodono in montagne,
fioriscono di neve
e lì si libera la loro potenza.
Le rocce sono il cuore
pulsante del mondo.
Così il mare è una viscera
sensibile, un mosaico di colori,
di blu e azzurri e grigi e verdi,
e lo possiamo vedere, alle volte,
librarsi così irrequieto, in tempesta
o in vortici, oppure mostrare quella
strana calma, la piattezza di un'anima
assopita. Il mare è l'oggetto più
irragionevole dell'Universo.
Ma noi non possiamo
comprendere. Non possiamo
vedere oltre l'orizzonte.
Forse solo un vero poeta
vede oltre l'orizzonte.
Parla col mare, scruta
le montagne fino
a denudarle.
Il poeta è un'anima
libera che trova dentro
le cose dei significati
rimasti velati.
È bello vedere un'anima pura
che si apre alla vita
sentirla pensare, vedere trasudare
il profumo della sua illuminazione.
Perché quando un poeta si mette
a scrivere dei versi,
è un regalo che fa all'umanità
intera. Allora tutti vedono
l'impossibile, tutti diventano poeti.
è bello. è una magia.
Cosa c'è di meglio?

 

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2 recensioni:

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  • Vincenzo Capitanucci il 21/03/2016 06:39
    niente è più simile alla nostra anima... che il mare.. con le sue tempeste e le sue calme improvvise.. e li fra l'innalzarsi di due onde verso il cielo... come naufraghi di parole.. possiamo contemplare la spiaggia... grazie Ferdinando..
  • Rocco Michele LETTINI il 20/03/2016 19:07
    UNA DEDICA CHE TI ELEVA... ECCEZIONALMENTE ESPRESSIVA...
    *****

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