username: password: dati dimenticati?   |   crea nuovo account

E poi, era amore?

Occhi dipinti su un muro
labbra ricamate
sullo stesso murale estivo.

Rimaner lì fissi,
come istantanee di vita,
di tutti i giorni.

C'è qualche errore?
Qualche calcolo non riuscito?

Il vuoto d'aria,
la mancanza,
l'abbandono,
l'addio,
l'atto finale.

Voglia di trecce di corpi
di baci
e di baci.

Menti che strusciano
segreti che si sfiorano
che si schiudono
come fiori in primavera.

Che ora è ora?
La nostalgia è un fantasma
da fienile.

Fermare,
riavvolgere,
riavvitare.

Acqua minerale
la grande falla dell'abbandono
e poi? Era amore?

 

3
3 commenti     2 recensioni    

un altro testo di questo autore   un'altro testo casuale

2 recensioni:

  • Per poter lasciare un commento devi essere un utente registrato.
    Effettua il login o registrati
  • Vincenzo Capitanucci il 15/04/2016 10:17
    era Amore... o un fuoco di paglia... bruciante.. nei fantasmi del mio fienile..?
  • Anonimo il 14/04/2016 20:39
    Il dubbio accompagna ogni tormento d'amore. Apprezzata

3 commenti:

  • loretta margherita citarei il 16/04/2016 03:46
    amare considerazioni, originale bella poesia, ciao
  • silvia leuzzi il 15/04/2016 19:37
    rimane sempre un interrogativo quando si fallisce sia in amore, che in amicizia.
  • Gianni Spadavecchia il 14/04/2016 10:55
    Quell'interrogativo finale dopo giorni trascorsi a rimaner lì, fermi.
    Tra mancanza, abbandono e voglia di tanti altri baci.

Licenza Creative Commons
Opera pubblicata sotto una licenza Creative Commons 3.0