username: password: dati dimenticati?   |   crea nuovo account

Una piccola Luce

Ho acceso una candela.
di quelle piccole, rotonde
quelle profumate,
una tristezza profonda
ha coperto il mio cuore
al sentore della morte.
Eri ormai consunta
la malattia ti portava lontano
giorno dopo giorno
Eppure per loro
c’eri,
almeno la tua presenza.
Ora sei andata
ed io, ateo,
ho acceso una candela.
per illuminarti la strada
verso non so dove, ma
non incontro a dei ingiusti,
del tuo spirito
non sanno che farsene
non hai combattuto,
ucciso, torturato, violentato,
sfruttato nel loro nome,
sei stata solo donna e mamma,
non c’è posto per te negli eletti.
Ho acceso una candela.
di quelle piccole, rotonde
quelle profumate,
forse solo la terra
ti consumerà,
ma la piccola luce
serve a rischiarare
i nostri cuori
in ricordo di te.

 

un altro testo di questo autore   un'altro testo casuale

0 recensioni:

  • Per poter lasciare un commento devi essere un utente registrato.
    Effettua il login o registrati

21 commenti:

  • angela testa il 23/03/2011 10:49
    l'ho letta com una dolcissima preghiera...
    molto profonda... complimenti...
  • vincent corbo il 14/10/2009 20:21
    bravo
  • ESTER zaniboni il 30/10/2007 22:21
    In punta di piedi, quasi impercettibile hai fatto sentire dolcezza, nel dolore... strano ma sento questo nel leggerla..
  • Antonio Pani il 30/10/2007 12:40
    Profonda e toccante. A rileggersi, ciao.
  • Cinzia Gargiulo il 28/10/2007 16:41
    Bella poesia Michelangelo!
    Eppure il tuo gesto di accendere una candela nasconde in fondo un barlume di speranza visto che quella luce in fondo illumina la strada verso "un non so dove"...
  • Maria Gioia Benacquista il 23/10/2007 15:15
    Michelangelo, sei riuscito a trasmettere il dolore di fronte alla morte di una persona cara e accendendo una piccola candela ti afferri alla speranza che non tutto finisce per chi ci lascia. Bei sentimienti verso il tuo amico. Bravissimo.
  • Anonimo il 23/10/2007 09:24
    Purtroppo la signora vestita di nero bussa sempre alle nostre porte.

    Intensa poesia, tristezza infinita di una vita spezzata.
    Mi è piaciuta perchè hai saputo in poche parole far carpire un decimo della tua tristezza.
  • enzo napoli il 22/10/2007 22:10
    Dolcissima caro Michelangelo. Trasuda intenso amore. Bravo! Con stima
  • Antonietta Di Costanzo il 22/10/2007 17:39
    Ecco io vedo in quella, piccola luce una grande speranza.. no una persona che ha dato tanto ti ha dato tanto, perchè altrimenti non avresti scritto versi cosi belli, non può disperdersi nel niente c'è un anima che continua a vivere e ti è molto vicina lo si sente con questa poesia.
  • Ugo Mastrogiovanni il 22/10/2007 11:48
    Poesia di una dolcezza commovente e di un affetto inestimabile. Un ricordo immortale supportato da un minuscola luce che giungerà immensa alla mamma già parte di quella Luce dall’ indescrivibile bagliore alla quale faresti bene credere.
  • Gabriella Salvatore il 21/10/2007 16:06
    una piccola luce può splendere più di un faro, se si usano parole così accorate per chi no c'è più, molto bella
  • Anonimo il 21/10/2007 12:13
    Anche chi non crede percepisce la presenza delle persone defunte più care dentro di se... Hai espresso l'elevata spiritualità racchiusa in questo concetto e in questo sentimento personificandola nell'oggetto più semplice e più quotidianamente rassicurante: la candela..
    Davvero apprezzabile!!
  • Riccardo Brumana il 21/10/2007 09:53
    un gesto per una preghiera, ... e luce sarà per i buoni di spirito. i nostri cari vivono anche dentro di noi e quando ne perliamo-pensiamo è un po' come se tornassero qui per amarci ancora, li si avverte se ascoltiamo in raccoglimento.
  • Anonimo il 20/10/2007 22:01
    Normale, il dolore di una persona amata diventa anche il nostro, s'incolla addosso perchè amare tanto e tante persone, comporta anche questo.
    Quando sarà il momento giusto, il tuo caro amico, sarà felice di leggere la tua poesia.
    Ciao Michelangelo.
  • Michelangelo Cervellera il 20/10/2007 21:41
    Grazie Angelica, è appena mancata la mamma di un mio amico, credo di uno dei due migliori amici (maschi) che ho,
    ho letto nei suoi occhi il dolore ed è diventato il mio.
  • Anonimo il 20/10/2007 21:37
    Quando sento l'odore della morte, la mia espressione diviene tetra, perchè m'immedesimo in tutta questa sofferenza.
    A me per fortuna oltre quella fievola luce di quella rotonda candela, mi sostiene una luce più luminosa, altrimenti non riuscirei a sopravvivere neanche al pensiero.
    Complimenti Michelangelo, una poesia triste nel ricordo di una persona importante.
    Ciao.
    Angelica

Licenza Creative Commons
Opera pubblicata sotto una licenza Creative Commons 3.0