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A Giuffredino

Oggettivamente io amare non so
( che poi di oggettivo in questo mondo giulivo rimane ben poco)
io tesso ragnatele invisibili
e non me ne rendo nemmeno conto,
e sono demodé, non cerco roba a chilometro zero!
Io sono un sorriso virtuale, ma che non sbiadisce mai
non so scrivere ( sono un disastro con le parole!)
ma sono qua.

Te l'ho sempre detto che, in fondo, oggettivamente,
( che poi di oggettivo in questo mondo giulivo rimane ben poco)
io e te siamo diversi ma uguali.

Io con la mia anima che non compra nessuno
e un corpo fin troppo esibito e mai tutelato abbastanza
io che piangevo di nascosto al riparo della notte.
E tu che vaghi nel mare placido e sicuro dei tuoi sogni,
così belli, così fragili.

Non sono bravo a gestire l'affetto gratuito
ma so dire paroline e frasine come: scusa, grazie, ti voglio bene...
quando ce n'è bisogno.
Non so cosa ( se c'è qualcosa che lo farà) ci salverà, ma:
grazie, ti voglio bene!

 

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1 commenti:

  • vincent corbo il 17/05/2016 13:29
    Siete due persone specialissime, oltre che bravi poeti.

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