Muori dalla voglia di rendermi normale
vuoi inserirmi, a forza, nei tuoi cataloghi
ti credi un eroe in procinto di salvarmi
e in tanto è già natale
e le luci, in giro, sono deformi
sono lamiere colorate
aromi di agrumi amari.
Ti guardi allo specchio
e hai la pelle di come sei
guardi la piccola scheggia, sul lato sinistro,
e sai cosa sei.
I posti liberi nel tuo parcheggio della normalità
rimangono liberi.
Critichi tutto ciò che ti circonda e ti fa vergogna
ridi, ridi e ridi
non ti spieghi,
pigli e te ne vai.
Ti guardi allo specchio
e hai la pelle di come sei
guardi la piccola scheggia, sul lato sinistro,
e sai cosa sei.