È tornato ieri
il silenzio del lago
fatto di voci rimaste
sulle sponde delle isole
prigioniere delicate da liberare
nelle danze lontane
della passione e della
melanconia
solo attraverso il ballo
si seguono i sogni del corpo
quel suo volere essere ostinatamente
con la testa mozzata
o forse semplicemente perduta
e questo nostro essere ultimi
senza parole
raccoglie la sfida della voce
armonica preghiera
che ancora rimane nell'ascolto.