ho conosciuto un uomo di plastica
ieri, in un bar zona Verona Trento.
mi ha detto, ehi cos'è che non ti quadra?
poi ha lasciato andare un ampio sorriso gelato
qualcosa come 27 stupidi denti ingrigiti dalla vita.
l'ho guardato bene nel viso
ho guardato i suoi occhi
ho guardato il suo mento
le sue labbra, le sopracciglia,
la gonfia verruca che pendeva sotto lo zigomo sinistro
e sono rimasto impietrito.
soprattutto i suoi occhi avevano dentro
qualcosa di stupido e orribile in un unico momento.
era proprio di plastica, posso giurarlo.
l'Umanità mi fa schifo, gli ho detto
e ho continuato a sorseggiare il giallognolo whisky con acqua
che avevo ordinato prima.
poi ho notato certi particolari nel bar come la televisione
aperta su Un medico in famiglia, la puzza di sudore
che si propagava nell'aria, i colpi di tosse
dati dagli stanchi avventori del locale
e il vociare, le risate.
la vita sa essere terribile, ho pensato
e l'uomo di plastica continuava a fissarmi
continuava a mostrare interesse per quella
strana e misantropa creatura che aveva al suo fianco.
non era un uomo autentico, questo l'ho capito subito
e non aveva nulla di nobile, nulla per cui sarebbe valsa
la pena mettersi a conversare per un po'.
ho finito il mio whisky, ho lasciato 4 euro sul bancone
e me ne sono andato.
l'odore della plastica mi ha seguito fino all'automobile.