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Verso la libertà

Ti voglio fottere il culo
ricamarti d'oro e d'argento
il corpo da satiro
mentre il sole bacia
le acque del grande lago
tra boscaglia fitta e esotica
tra grida isteriche e soffocate,
tra divieti e canne.

Voglio colpirti forte
al centro del cuore
farti ansimare,
infonderti calore.

Perché non ci sono più regole,
non ci sono più ruoli
solo corpi caldi
e nuovi e vecchi amori.
E perdere la testa
rilasciare umori
fare esplodere un'epifania
dentro,
lasciarsi andare
e approdare da qualche parte.
Infliggersi la violenza dolce
e venire verso la libertà.

 

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2 recensioni:

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  • vincent corbo il 23/08/2016 10:37
    I tuoi versi sono liberi come la libertà... come dovrebbe essere per tutti i versi di tutti i poeti.
  • Anonimo il 23/08/2016 10:01
    ... e già.. "venire" verso la libertà...

1 commenti:


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