Basta una scrollatina della Terra
per mandare in frantumi
certezze millenarie.
Non siamo in grado di vivere oggi,
oggi per oggi senza domani, senza ieri,
io più di te, te più di noi
in ogni tempo e luogo.
Viviamo su zattere di fango rappreso,
che vagano come i barconi degl'immigrati,
che basta un'onda bizzarra, perché si rovescino.
Briciole d'umanità e di storie
s'abbattono di schianto e galleggiano
tra pianti strazianti e urla e preghiere.
Mani pietose tra le macerie,
mani che cercano tra i rottami,
mani che salvano dalle onde,
mani che abbracciano i sopravvissuti,
mani tese, mani frantumate: mani,
solo povere umane mani
in queste occasioni.
Viviamo su zattere di fango rappreso
che vagolano su lava incandescente,
tanto noi non capiamo niente
e continueremo a farci
guerre per niente.